Docenti:
Prof.ssa
Adele De Santis
(fisica)
Prof.
Gaetano Bevilacqua
(inglese)
Diario di Bordo
Il contesto
L’attività è stata
svolta nella classe I sezione S dell’indirizzo scientifico
dell’istituto “Alfano 1°” di Salerno. La classe è composta da 24
alunni, 8 dei quali
femmine e 16 maschi di cui circa una decina partecipano attivamente
al dialogo educativo che si svolge ogni giorno in classe e sono
abbastanza assidui nello studio domestico. Gli altri, sono piuttosto
vivaci, si distraggono facilmente durante la lezione e non
partecipano attivamente alle attività didattiche pur mostrando di
tanto in tanto impegno nello studio a casa. Un esiguo numero di 3
allievi si dimostra totalmente disinteressato sia alla
partecipazione delle attività didattiche e sia allo studio.
Precedenti esperienze significative
La classe per la
prima volta affronta un’esperienza di laboratorio in lingua inglese.
Ha comunque eseguito esperimenti in laboratorio come la verifica
della legge di Hooke, la verifica della regola del parallelogramma,
la misura della densità di un liquido e di un solido.
Prerequisiti
Prima di dar luogo
all’esperimento sono state tenute alcune lezioni (29/03, 31/03 e il
03/04) affinchè gli allievi fossero in possesso dei prerequisiti
necessari per poter comprendere il principio di Archimede. In
particolare sono stati sviluppati i seguenti argomenti: il concetto
di pressione, il principio di Pascal, il torchio idraulico, la legge
di Stevino e sono stati risolti problemi che riguardavano questi
argomenti. Inoltre, anche per
quanto
riguarda la
lingua inglese sono state effettuate alcune lezioni preliminari
affinché gli allievi potessero comprendere il brano proposto sul
libro “Teaching Science in Europe”. In particolare, è stato spiegato
il tempo dei verbi: simple past tence essendo questo predominante
all’interno del brano che denominerò da ora in poi “la storia di
Giulia”.
5 Aprile
Il giorno 5 aprile è stato introdotto il principio di Archimede
mediante una lezione interattiva in lingua italiana con gli alunni.
E’ stata ricavata anche la spinta idrostatica a partire dalla legge
di Stevino.
7 Aprile
Gli allievi sono stati portati in laboratorio per poter verificare
il principio di Archimede mediante la bilancia idrostatica e il
doppio cilindro di Archimede ed è stato chiesto loro di scrivere una
relazione su quanto avevano visto.
9 Aprile
E’ stato letto e tradotto in classe il brano della “storia di
Giulia” dal professore d’inglese senza leggere la parte in cui si
spiegava come Giulia risolvesse il problema di determinare quale
bottiglia fosse di Coca-cola light.
10 Aprile
PROVA D’INGRESSO Come prova d’ingresso
ho detto loro di rispondere, scrivendo in italiano, alla seguente
domanda: “Quale esperimento deve condurre Giulia affinché
possa determinare quale bottiglia sia di Coca-cola light?”
I risultati della
prova sono stati i seguenti:
In conclusione gli
allievi oltre al metodo proposto dal libro hanno intuito altri due
metodi altrettanto validi teoricamente anche se praticamente non
attuabili.
12 Aprile
ESPERIMENTO IN LABORATORIO L’esperimento in
laboratorio proposto dal testo TSe è stato condotto da entrambi i
docenti di lingua inglese e di fisica e può essere diviso in quattro
momenti:
1)
Dapprima il professore d’inglese ha fornito
loro i vocaboli che
non
conoscevano e che erano fondamentali per poter comprendere
l’esperimento in inglese come sink, buoyant force, etc.
facendoglieli annotare sul quaderno.
2)
Successivamente è stato realizzato
l’esperimento mentre il professore descriveva loro ciò che accadeva
in inglese e porgeva loro alcune domande sempre in lingua inglese.
3)
Dopo l’esperimento c’e’ stato un momento di
riflessione ed è stato spiegato il principio di Archimede in inglese
con il supporto di una presentazione allegata al materiale
consegnato.
4)
Infine e’ stata misurata la densità media
delle due bottiglie. I materiali
utilizzati per l’esperimento, illustrati nella seguente figura, sono
stati:
1)
Un acquario.
2)
Una bottiglia da mezzo litro di Coca cola.
3)
Una bottiglia da mezzo litro di Coca cola
light.
Successivamente è stata utilizzata una bilancia ed un cilindro
graduato.
Nella figura successiva è mostrato quando
entrambe le bottiglie sono immerse nell’acqua e come si osserva una
sola di esse galleggia.
Si è verificato che la bottiglia che galleggia
ha densità media inferiore a quella dell’acqua. Abbiamo pesato
entrambe le bottiglie
Ci
siamo calcolati il volume delle bottiglie riempiendo una
bottiglietta vuota di acqua e versandone il contenuto in un cilindro
graduato. Si è ottenuto il seguente risultato: V = 542 cm3 Calcolandoci la densità si
ha che per la bottiglia in figura 3
r
= 1.02g/ cm3
mentre in figura 4 si ha
r
= 0.97g/ cm3
In conclusione la bottiglia con il
tappo bianco galleggia perché ha una densità media inferiore a
quella dell’acqua.
17 Aprile
PROVA DI VALUTAZIONE FINALE Viene effettuata la prova di
valutazione finale in lingua inglese. Gli studenti rispondono
correttamente a quasi tutte le domande. Gli errori più frequenti
sono stati due: legare la spinta di Archimede al volume del liquido
spostato anziché al peso del volume di liquido spostato, e
confondere il
peso e densità.
Conclusioni Il nuovo metodo di insegnare le scienze mi è
apparso molto utile e interessante per due motivi:
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